Un ragazzo viene prelevato fuori da una discoteca e gettato nel retro di un camion che gira in tondo in uno spazio desertico. Dentro quel camion qualcuno lo copre di botte, mirando ad ammazzarlo. Invece sarà il ragazzo ad uccidere il suo avversario, senza neppure averlo visto alla luce. Il ragazzo prenderà il soprannome di Batiza e sarà costretto a combattere a mani nude contro avversari sempre diversi in un giro di incontri e scommesse clandestini orchestrati da un anziano faccendiere e gestiti da un allenatore adulto, Minuto, chiamato così perché chi l'ha incontrato in combattimento non ha potuto resistergli più a lungo di quella durata. Il rapporto fra Minuto e Batiza, improntato inizialmente al disprezzo, cambierà nel tempo, e in modi imprevedibili. Il ragazzo dovrà fare i conti con la propria natura più profonda, e imparare che nulla succede per caso.
Mani Nude è un film forte, che parla di lotte clandestine e personaggi che devono combattere per sopravvivere. Per svelarci la storia ma soprattutto i retroscena del film, non potevamo che chiedere al protagonista Francesco Gheghi, intervistato da chi di combattimenti se ne intende: Mattia Faraoni, pluripremiato pugile e italiano attualmente campione mondiale kickboxing ISKA. Siete pronti ad assistere all'incontro?
Alessandro Gassmann, Francesco Gheghi e il regista Mauro Mancini ci raccontano Mani Nude con dei contenuti esclusivi.
Mattia Faraoni, ma non solo: Mani Nude è un film che merita di essere discusso. E così abbiamo coinvolto il gruppo di Arte Settima, Andrea Bellusci, Dario Moccia, per parlare del film in modi diversi e su piattaforme diverse.
