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Non solo recruiting: l'importanza di LinkedIn nella social media strategy

Non solo recruiting: l'importanza di LinkedIn nella social media strategy

Quanto è importante LinkedIn nella social media strategy aziendale? Domanda non banale, se si pensa che – in genere – quando se ne parla, si immagina sostanzialmente uno strumento votato al recruiting. Se questo rimane uno dei “cuori” del social sviluppato da Microsoft, allo stesso tempo è vero che questa rete di relazioni può essere efficacemente utilizzata per migliorare la propria comunicazione B2B, nonché la reputation aziendale.

Una pagina LinkedIn che implementi una content strategy efficace e accattivante, può portare a due risultati imprescindibili per ogni azienda: attrarre ulteriori clienti e reclutare nuovi talenti. Partiamo dai numeri, così da inquadrare il fenomeno: secondo i dati più recenti diffusi dallo stesso social, LinkedIn coinvolge oltre 600 milioni di iscritti nel mondo, 11 milioni dei quali solo in Italia; l’80% dei leads B2B creati sui social media deriva dalle interazioni su LinkedIn; ogni giorno, sulle sue pagine vengono postati oltre 2 milioni di contenuti (tra video, post e articoli), mentre il 45% degli utenti appartiene al top management delle proprie aziende. Non solo: il 91% degli Executives giudica LinkedIn la prima scelta per la ricerca di contenuti rilevanti per il proprio business; oltre 60 milioni di utenti sono considerati senior-level influencers; 40 milioni sono coinvolti in posizioni decisionali.

Da questa breve panoramica si comprende bene come utilizzare LinkedIn solo per inviare e ricevere curriculm vitae sia alquanto riduttivo. Una pagina aziendale ben strutturata si trasforma, ben presto, in una vetrina irrinunciabile per le proprie attività, sia nei confronti di potenziali partner, che verso nuovi clienti, dipendenti, fornitori. Praticamente tutto l’ecosistema aziendale gira, ormai, intorno a questa piattaforma. Condividere contenuti regolarmente può portare a risultati prima inimmaginabili in termini di engagement, considerato che ormai sono molte quelle aziende che trattano la pagina LinkedIn alla stregua del proprio sito web. Costruire una pagina efficace significa presentarsi, migliorare la brand reputation, valorizzare i link esistenti fra i principali attori che ruotano intorno alla vita aziendale.

Per fare ciò, LinkedIn mette a disposizione degli strumenti concreti. Ricordate il vecchio approccio one to many, quando – magari dopo aver ricevuto una richiesta di contatto – si veniva ricoperti da messaggi pubblicitari, uguali per tutti? Approccio molto fastidioso che ricorda la nostra casella spam sulla mail! LinkedIn permette di gestire più razionalmente le relazioni tra venditori e compratori attraverso l’applicazione PointDrive, che permette di creare presentazioni personalizzate per ogni specifico cliente. In più, l’applicazione permette di ricevere dei preziosi insights circa le modalità di fruizione del contenuto condiviso – come il totale di views o la compilazione di un form su una landing page – permettendo così di acquisire e tracciare i contatti in modo più diretto e funzionale. In generale, si può quindi dire che LinkedIn permette non solo di creare contenuti di valore, ma anche di tracciarli fino alla loro destinazione. Seguire tutto il processo è fondamentale per chi, come le aziende, ha necessità di replicare i processi per renderli sempre più razionali e funzionali. Per fare questo, è necessario tornare sul discorso della produzione di contenuti di valore, facendo anche qualche esempio.

Spotify presenta una pagina LinkedIn fra le migliori nel suo genere. Il colosso dello streaming musicale non condivide solo musica e podcast: fa conoscere l’azienda dietro le quinte, posta videointerviste ai dipendenti, ci narra di come nascono determinati progetti mirati a coinvolgere un pubblico sempre maggiore. In due parole: Spotify crea uno storytelling degno di questo nome, costruisce tassello dopo tassello la brand identity e migliora contestualmente la brand reputation. Tutto ciò che LinkedIn permette di fare, racchiuso in una perfetta case history. Nel campo dei prodotti di largo consumo, Unilever punta invece sulla sostenibilità: tema di enorme interesse, che viene declinato attraverso il racconto delle varie iniziative che il marchio mette in campo per salvaguardare l’ambiente, fra prodotti biodegradabili, confezioni eco-friendly e iniziative green come l’impianto di migliaia di alberi nelle aree boschive più a rischio del pianeta.

In tutti questi casi, LinkedIn è quindi ben lontano dall’essere utilizzato solo come un mero strumento di reclutamento aziendale. Il social diventa il punto focale attorno a cui ruota non solo la comunicazione, ma tutta l’identità aziendale, i propri valori e la propria vision. Declinati in un contesto che permette di creare connessioni sempre più mirate.

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