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Dal marketing all’acquisto: l’importanza del Black Friday

Dal marketing all’acquisto: l’importanza del Black Friday

Lunghe code agli ingressi dei negozi e clic ripetuti sui carrelli dei siti e-commerce. Il Black Friday si traduce spesso in queste due immagini, vista la mole di sconti e di promozioni che i brand – dalle multinazionali al negozio sotto casa – mettono in campo durante questo giorno dell’anno. E se in questo 2020 sarà piuttosto difficile assistere alle code agli ingressi, date le restrizioni dovute alla pandemia, ci sarà da attendere un grande exploit delle vendite online


Nato negli Stati Uniti nel 1924, quando il marchio Macy’s organizzò una grande giornata di sconti il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento, il Black Friday è diventato ormai da qualche anno un appuntamento piuttosto familiare anche al di qua dell’oceano, previsto tutt’oggi per il quarto venerdì di novembre. Negli anni, questa speciale giornata di promozioni si è allargata a tutto il weekend, dando così di fatto inizio agli acquisti e ai regali del periodo natalizio. 


Per questo motivo, oltre che per ragioni commerciali, il Black Friday è diventato un indicatore economico e sociale molto forte per quanto concerne la capacità di acquisto dei consumatori nel loro complesso. Così da permettere ai brand di studiare strategie di comunicazione e promozione sempre più definite e profilate sulle caratteristiche di spesa e sul potere d’acquisto stesso.


Protagonista di queste strategie è, come dicevamo, il web. Secondo la software house Adobe, marchio proprietario di alcune piattaforme leader nel campo della comunicazione come Photoshop e Illustrator, durante il Black Friday del 2018 sono stati spesi più di 6,2 miliardi di dollari online, pari a un incremento del 23,6 percento rispetto all’anno precedente. Di questi, circa 2 miliardi sono stati spesi in acquisti effettuati tramite smartphone e tablet, su cui si sono registrati il 51,4 percento di accessi ai siti e-commerce, superando così la quota degli accessi via Desktop. 


A tale incremento numerico contribuisce, sempre secondo Adobe, la modalità di acquisto BOPIS (Buy Online Pickup In-Store), che prevede l’acquisto online e il ritiro del prodotto in negozio. Tendenza oggi cresciuta del 50 percento rispetto ai dati del 2008. Numeri che ci raccontano come il concetto stesso di Black Friday stia cambiando e stia gradualmente trasmigrando sulle pagine web, sui marketplace e sui siti e-commerce proprietari.  


L’errore più grande sarebbe, però, limitarsi ad attendere. Ossia: il Black Friday online non può banalmente essere, per le aziende, una giornata in cui sperare che frotte di utenti si colleghino alle pagine del loro sito per cliccare sul tasto “Acquista”. Occorrono strategie mirate, tanto più che il web è un oceano di contenuti in cui è facile sparire se non si adottano le giuste strategie. 


In previsione del Black Friday sarà quindi opportuno predisporre campagne di comunicazione che passino attraverso le Newsletter – che “allertino” i nostri utenti qualche settimana prima circa gli sconti che intendiamo proporre – le pagine social, magari cambiando per una settimana o per dieci giorni immagini profilo e copertine; avviare sponsorizzazioni  mirate; predisporre delle specifiche slide nell’homepage del sito aziendale o costruire landing page ad hoc. Alcuni casi di successo possono aiutare a concretizzare queste proposte. 


Nel 2018, il marchio Kopari Beauty, produttore di cosmetici naturali, decide di condividere con gli utenti delle proprie pagine social le gift list di alcuni influencer di settore. All’interno delle quali erano ovviamente presenti i loro prodotti. Una strategia che ha portato, secondo i dati forniti dall’azienda, a un incremento del 30 percento delle vendite nel weekend del Black Friday rispetto a tutto il mese di novembre.


Il noto marchio di abbigliamento statunitense Ralph Lauren, invia ai propri clienti una newsletter con codici sconto personalizzati, di modo da fornire promozioni che abbiano il sapore dell’esclusività. Poche settimane prima del Black Friday, le mail ricevute dagli utenti contengono ulteriori sconti – con apposito codice – sulle tipologie di prodotto da loro acquistate con maggiore frequenza. 


Vi è, infine, un celebre esempio di perfetta integrazione tra on e offline: da qualche anno, il marchio d’abbigliamento REI Co-op ha lanciato la campagna #OptOutside. Il brand, durante il venerdì di sconti, chiude i propri punti vendita. Sì, avete capito bene. In tal modo, i dipendenti possono andare in giro a spendere (letteralmente) il proprio Black Friday, condividendo sui social la loro gioia di fare shopping attraverso l’utilizzo di questo hashtag. In questo modo, REI può avvalersi di questo passaparola online nei successivi giorni del weekend. 


Esistono, insomma, diverse strategie che, se integrate con la giusta dose di originalità, intuito e programmazione, possono rivelarsi efficaci per incrementare le vendite durante quello che è ormai diventato il periodo più importante dell’anno per chi opera nel campo della vendita di prodotti e servizi.

 

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